Prendere o lasciare by Brenna Aubrey

autore:Brenna Aubrey [Aubrey, Brenna]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Billionaires, Workplace, Contemporary, Holiday
ISBN: 9781940951836
Google: yPoWEAAAQBAJ
Amazon: B08V12VQK5
editore: Silver Griffon Associates
pubblicato: 2021-03-30T22:00:00+00:00

Capitolo Sedici

Katya

Ricevemmo la prima lettera, da coppia sposata, che non arrivasse dall’ufficio immigrazione. La busta sovradimensionata, in spessa carta pergamena era indirizzata al Signor e Signora Lucas van den Hoehnsboek van Lynden, in perfetta calligrafia. La busta in sé era foderata di foglia d’oro e l’invito che conteneva era stampato in oro in rilievo. Si stava sposando qualcuno?

Mi irritai per il vecchio modo di indirizzare la busta, solo il nome di Lucas, non entrambi, poi le sopracciglia mi salirono in cima alla fronte e lì restarono quando notai che nell’invito si riferivano a noi come barone e baronessa.

Ehi… wow… allora non era solo uno scherzo. Ero veramente, anche se temporaneamente, entrata a far parte di una famiglia aristocratica europea. E avevano dei titoli e roba simile. E io avevo un titolo… wow. Ed ero sicura che nessuno di loro avesse mai detto qualcosa come ehi, wow.

Scoprii, leggendo, che non era un invito a un matrimonio, ma la convocazione alla riunione di famiglia a Napa Valley cui mi ero impegnata per entrambi a partecipare. La famiglia VanDenPiùRicchiDegliDei a quanto pareva mandava inviti stampati ai loro stessi figli.

Merda. Nella mia rabbia, avevo obbligato tutti e due a partecipare a quella cosa folle. Era passato più di un mese da quando mi ero sentita messa con le spalle al muro e lasciata volutamente all’oscuro delle condizioni sociali della famiglia di Lucas.

E da allora mi ero calmata ma, purtroppo, l’impegno restava. E dovevo ammettere che cominciavo a provare un po’ di panico, specialmente quando mostrai l’invito a Lucas appena arrivò a casa. Lui gli diede un’occhiata, fece spallucce e andò a mettere la sua roba nella sua stanza senza dire una parola.

«Allora… potremmo sempre tirarci indietro» disse quando tornò e si sedette sul divano accanto a me. «Ho già dato loro buca più di una volta. Non me ne importa.»

Feci un sorrisino sghembo. «Ti prenderei in parola, ma è arrivato questo, nella busta insieme all’invito.» Gli passai il post-it che avevo trovato.

Diceva: Per favore, dite che verrete e non mi lascerete da sola ad affrontare i lupi. Per favore - J.

Lucas si mise a ridere. «Uhm, sembra che mia madre abbia costretto Julia a preparare le buste.»

Lo guardai stupita. «È una brutta cosa? Cioè, mi sembrava che le piacesse quello stile di vita.»

Lucas si voltò a guardarmi e si morse il labbro. «Le apparenze a volte ingannano. Nessuno può veramente sapere se qualcuno è in difficoltà solo guardando la superficie. Lei e mia madre non sono mai andate d’accordo.»

Ci pensai un momento, ponendomi qualche domanda su sua sorella. L’unica volta in cui l’avevo incontrata, sembrava appena uscita dalla vecchia serie televisiva Gossip Girl. Ne aveva tutte le caratteristiche, inclusi gli abiti firmati, il fondo fiduciario, l’aspetto giusto e perfino un aristocratico nome europeo a completare l’immagine. Immagino fosse facile pensare che qualcuno che aveva tutto quello fosse felice della sua vita.

«Bene, mi dispiace, ci ho messo nei pasticci, ma immagino che a questo punto siamo obbligati ad andare, no?» gli chiesi, alzando le sopracciglia e sperando silenziosamente che mi contraddicesse.

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